La perdita di concentrazione dei Millennials: il visual storytelling

Per brand e aziende catturare l’attenzione dei Millennials risulta sempre più difficile. I giovani nati tra il 1980 e il 1995 e ancor più la generazione successiva, la cosiddetta Generazione Z, sono consumatori molto esigenti e consapevoli. Le leve di marketing che hanno presa su di loro sono poche e mirate. Un esempio è lo storytelling visual, oltre ad altre forme di comunicazione digitale dirette a fasce della popolazione abituate a usare i dispositivi mobili e a cambiare spesso opinione in termini di marchi e acquisti.

Storytelling digital: in che cosa consiste

Da alcune recenti ricerche è emerso che in pochi anni si è passati da una soglia di attenzione di 12 secondi agli attuali 8 secondi. È il tempo medio di concentrazione dell’utente sui social network. Ecco perché sono utili strategie di content marketing come lo storytelling visual. I contenuti visivi rappresentano il formato che è maggiormente in grado di catturare gli istanti. I messaggi dello storytelling digital, dove alle parole sono integrati filmati, grafici, mappe e animazioni, permettono di trasmettere qualsiasi tipo di contenuto in maniera chiara, sintetica e, soprattutto, facile da ricordare.

Video storytelling: il racconto visivo

Nella strategia di comunicazione che marchi e aziende fanno online è fondamentale trasmettere contenuti mirati e utili, che prevedano immagini di vario tipo e video di forte impatto. Il materiale che rientra nello  nello storytelling visual deve essere capace di suscitare subito l’interesse di chi lo visiona in pochi secondi. Un esempio di video storytelling di successo? Per esempio l’iniziativa di Goldenpoint Company in collaborazione con Universitybox, con la creazione e condivisione di outfit con capi e accessori del marchio sulle pagine social più utilizzate dal target universitario. Vuoi informazioni ulteriori su questo tipo di strategia? Rivolgiti all’agenzia specializzata Universitybox, dal 2001 leader nello student marketing per Millennials e Generazione Z.