Fare politica sui social, cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale

Durante la campagna elettorale che ha portato alla vittoria del Centrodestra, abbiamo avuto modo di comprendere che è possibile fare politica sui social e in particolare su TikTok. È infatti sul social network preferito dai giovanissimi che i più importanti esponenti politici sono sbarcati durante la campagna elettorale: Salvini, Berlusconi, Letta, Renzi, Calenda, Conte… solo per citarne alcuni.

Si tratta di un evento particolarmente importante perché nessuno avrebbe mai pensato che la comunicazione politica sarebbe arrivata anche all’interno di un social in cui (generalmente) si trattano argomenti molto più leggeri. Ma andiamo ad analizzare più nello specifico il significato di questa strategia di comunicazione così da capire se possiamo imparare qualcosa.

Fare politica sui social: TikTok

Come abbiamo già accennato, la novità più eclatante di questa campagna elettorale è che è stata condotta anche su TikTok. Bisogna ricordare però che la prima candidata ad aprire un profilo TikTok fu Giorgia Meloni nel 2019, quando tentò di cavalcare il trend tiktok “Io sono giorgia”. Sicuramente tutti ve lo ricordate. Analizzando la modalità di comunicazione della leader di Fratelli d’Italia notiamo che è caratterizzata da video lunghi, parlati e senza canzoni: esattamente l’opposto di ciò che attrae gli utenti di quella piattaforma.

Chi invece ha curato in modo più attento la propria comunicazione su TikTok è stato il Partito Democratico e la coalizione Azione/Italia Viva. Nonostante anche loro abbiano dato più importanza ai contenuti che al format, si può notare come ci sia una maggiore attenzione: Calenda, per esempio, ha utilizzato il format Q&A rispondendo alle domande dei video precedenti mentre il PD ha associato un esponente del partito per ogni tema da trattare (Zan per l’omofobia, Fufaro per la cannabis e via dicendo).

Chi invece ha capito perfettamente come utilizzare il social cinese è Matteo Salvini, leader della Lega. Con quasi 700mila follower e più di 8 milioni di mi piace, Salvini risulta essere il politico più seguito su TikTok, grazie ad uno stile di comunicazione molto più giovanile e diretto, più in linea con gli standard che rendono virali i video su questa piattaforma.

Un altro caso eclatante è indubbiamente quello di Silvio Berlusconi che, nonostante la veneranda età, ha deciso di sbarcare su TikTok (dove ha già ottenuto 690mila follower e 4.5 milioni di like) stabilendo un record di più di 9 milioni di visualizzazioni al primo video caricato. È doveroso sottolineare che, anche in questo caso, la comunicazione non è delle migliori, anzi: sentendo parlare l’ex-premier sembra quasi che si stia rivolgendo a ragazzini delle elementari, suscitando il nervosismo di Influencer e utenti che si sono sentiti denigrati da questa tipologia di comunicazione.

Conclusione: cosa abbiamo imparato

Indipendentemente dalla propria fede politica o dalla propria simpatia per i diversi leader o partiti, quello che è certo è che la politica cerca ogni giorno di più di arrivare ai giovani e lo fa tentando di intercettarli all’interno dei loro canali prediletti. Ciò che non tutti i politici hanno capito è che non basta essere presenti su un social per avere successo: bisogna sapere parlare la lingua del social e prestare molta attenzione a trend e dinamiche virali, poiché si tratta di una piattaforma in costante aggiornamento.

Se vuoi ricevere consigli su come indirizzare la tua comunicazione sui social e in particolare su TikTok non esitare a contattarci! Saremo più che felici di condividere con te il nostro Know-how.